TRE motivi per scoprire Matelica e la sua storia, anzi, le sue storie!
Il Verdicchio
Il Globo
Enrico Mattei
Tre storie accomunate dal tempo che scorre tra passato e futuro e si cristallizza nel presente di una cittadina semplice, nel cuore dell’Appennino umbro-marchigiano, quasi alle sorgenti dell’Esino che la attraversa e la pone nel confine naturale tra le province di Macerata ed Ancona.
Città in cui sapori e profumi del passato, autoctoni, si fondono con quelli di altre culture, più o meno moderne, più o meno proiettate al futuro.
Da un lato ritrovamenti antichissimi di vinaccioli in tombe picene del VII-VI secolo a.C. testimoniano che la coltura (e cultura!) della vite è qui antichissima, così come la produzione di miele [Matelica è città del vino e del miele] che con il primo si sposa già dai tempi dei Romani, la cui presenza è testimoniata da resti musivi, terme romane dall’unicità del Globo che hanno fatto “titolare” sui giornali di una nuova Pompei.
Dall’altro il Festival del Folklore da decenni trascina nell’estate matelicese colori e musiche dei cinque continenti così come l’Encuentro Amigos de Partagas en Matelica, da quasi un ventennio ha trasformato il piccolo centro marchigiano in una seconda Cuba portandolo alla ribalta internazionale del fumo lento, del compartir che trova nello scorrere quasi impercettibile del tempo la sublimazione di una cultura contadina italica che incontra l’omologa caraibica.
Tempo che si è fermato – non solo per Matelica – il 27 ottobre 1962 quando l’attentato che uccise Enrico Mattei fece crollare il sogno di un futuro radioso, a livello economico, energetico, di giustizia sociale che il “santo petroliere” aveva aperto.
Tutto qui parla di lui, tutto a lui è intitolato… la piazza, la scuola, l’ospedale, la casa di riposo.
Lo scorrere del tempo tra passato e futuro è simboleggiato a Matelica dal Globo, un orologio solare del I secolo d.C., unico al mondo, che testimonia come da sempre l’uomo ha alzato lo sguardo al cielo osservando il movimento implacabile del sole e delle stelle.È qui che sorseggiando Verdicchio, ricordando la figura di Mattei e scoprendo i meccanismi gnomonici ognuno scopre e riscopre le storie delle Marche… la propria storia.