Del Castello di Serralta risalente al XIII sec. rimangono la porta di accesso e resti delle mura e della torre incorporata nella chiesa parrocchiale. Per capire la nascita del castello di Serralta, posto a guardia nord nel territorio di San Severino, bisogna fare un viaggio a ritroso nel tempo, in un territorio aspro ai piedi del monte Acuto. Ivi sorgeva il piccolo castello e relativo borgo di Civitella. Era il più importante sito abitato della zona, quasi nascosto e quindi protetto da scorrerie di avventurieri e barbare soldataglie. Il passaggio dei Visigoti di Alarico e degli Ostrogoti di Totila, Longobardi e Bizantini che confinavano tra loro proprio lungo il vicino Musone, non hanno mai impedito di permanere, a Civitella e nei suoi dintorni, una nutrita comunità. Questa aveva eletto a protettore il santo ravennate Apollinare, ad attestazione dell’influenza bizantina nel territorio. Poco sotto, sul versante nord, la macchia nascondeva la grotta dove nel XIII sec. visse in forma eremitica santa Sperandia, compatrona di Cingoli e molto venerata tuttora.